giovedì 25 ottobre 2012

l'uomo che vorrei



Mmmh…buongiorno mammina! Dice Claudio inondandomi la faccia di piccoli e umidi bacetti.
“Sai mami mi sa che siamo in ritardo, fuori c’è tanta luce…”
“Merda!” impreco nella mia mente per non turbare il giovane virgulto, mi devo essere riaddormentata!”
Sono le otto e dieci e io sono a letto, all’alba mi sono trasferita dallo scomodo divano nel comodo talamo,  ancora brilla e soddisfatta.
Venti minuti dopo, misteriosamente, i bambini erano nelle rispettive classi, lavati vestiti  e con la pancia gonfia di latte e biscotti.
“Ho battuto tutti i record mondiali di velocità stamattina” dico a Maurizio seduti al bar dei giardini mentre beviamo un agognato caffè.
La giornata è fresca, l’aria pulita mi schiarisce i pensieri e collega i neuroni ancora addormentati.
“Maurizio ha i capelli legati, l’aria trasognata, fuma una sigaretta mentre mi guarda curioso.
“Signorina hai fatto sesso ieri sera vero?” mi dice sorridendo schiacciandomi l’occhio.
Il cameriere ci interrompe per un attimo lasciando che i nostri occhi continuino una discussione silenziosa.
“Sei particolarmente intuitivo stamattina! Sì ho fatto sesso ed anche una cazzata enorme, per fortuna so già che non avrà nessuna conseguenza” dico facendo cadere distrattamente il pacchetto di sigarette a terra.
“Sei più bella, hai i lineamenti distesi, sorridi. Si capisce!" dice il mio amico. 
“Fare del buon sesso non è mai una cazzata, anche se lo hai fatto con il tuo ex marito!” continua arguto. “Non mi chiedere come faccio a sapere che è lui, ti conosco, so che non andresti mai a letto così, con uno qualunque, tanto per gioco.”
“Io non so davvero come tu abbia fatto a capirlo, ma sì e non è stata una grande idea, avrei senz’altro preferito uno sconosciuto, muscoloso, tendenzialmente stupido con cui non ho fatto due figli in precedenza”  rispondo scherzando.
“Io sono un cinico, narcisista che tromba tutto il trombabile senza nessun senso di colpa, non mi aspetto niente e non voglio niente dalle mie compagne di letto, ma tu Paola, cosa vorresti dal tuo uomo? Lo sai che ci sarà un prossimo, sei troppo speciale per rimanere da sola” dice con un’espressione dolce e seria che non gli si addice.
“Bella domanda! Una domanda da dieci milioni di dollari! Ordiniamo un altro caffè?” chiedo per distrarlo.
“Allora? Mi rispondi?”
Accendo una sigaretta, ispiro il fumo speziato, avverto il benessere della prima sigaretta della giornata.
“Vorrei un uomo da cui non dovermi difendere, che ami solo me, che ci sia quando vorrei che ci fosse. Vorrei un uomo che mi faccia sentire unica e soprattutto che non mi faccia sentire sbagliata.”
“Mi sembrano delle richieste ragionevoli, e poi?”
“Vorrei  che mi amasse così tanto da capire anche i lati spigolosi del mio carattere, che non viva di ricordi per amori precedenti, che abbia coraggio, che sia simpatico, allegro e che mi lasci i miei spazi.Sono mortalmente stanca di combattere."
“Dai continua, non ti faccio pagare il supplemento per la seduta psicologico-legale, stai tranquilla!” mi stuzzica Maurizio, mentre ordina altri due caffè.
“Io sono una mezza matta, intransigente, petulante, introversa e permalosa oltre ad essere follemente gelosa e vorrei un uomo che mi assomigli ma non troppo, che riesca a vedere oltre i miei difetti, uno che non me li rinfacci continuamente, insomma uno a cui vado bene esattamente come sono!”
“Facile, sei una splendida persona! Io ci starei con te!”
“Dai scemo, non scherzare, e poi di uno come te, non saprei che farmene, sei un condominio emotivo sovraffollato! “
Forse ho esagerato, Maurizio si rabbuia, beve l’ultimo sorso di caffè, mi guarda freddo e dice “Forza lavoriamo,vuoi divorziare o no? La seduta di psicoterapia, per oggi è finita!

Nessun commento:

Posta un commento