martedì 2 ottobre 2012

faccio il geco e spiumazzo




I bimbi dormono beati ed emozionati dall'incombente inizio dell'anno scolastico.
Io sono seduta in salone a fare un wodka party sul tappeto verde dell'ikea.
Penso che se tirassi contro il muro il bicchiere di wodka che sto bevendo mi sentirei molto meglio, se prendessi il forbicione dell’Ikea e spiumassi violentemente tutti i cuscini di casa forse sfogherei l’ira funesta che ho dentro…forse…ma come si fa a sentirsi così cretini?
Piangere e ridere istericamente per casa è una cosa che mi posso permettere solo perché i bimbi dormono, è difficile fare finta di niente con loro in giro. Sono delle spugne, capiscono tutto, riescono a percepire ogni piccolo stato d’animo e anche se volessi esplodere in un pianto liberatorio facendo uscire tutto il marcio che mi porto dentro, non posso. 
Loro che corrono divertiti per casa o che mi dicono “ti voglio bene mamma”, non si meritano una mamma pazza, psicolabile tendente all'alcolismo occasionale e con i nervi a pezzi.
Se non ci fossero loro per un paio di sere ad alto tasso di autolesionismo, mi darei tranquillamente all’alcool, alle caramelle gommose, al fumo e allo sconquasso di casa. Vorrei una sigaretta, ma perché stamattina ho smesso di fumare? Tutta colpa di Lucilla!
Ho voglia di rompere dei piatti, di tirare i cocci contro il muro, di sventrare cuscini, di prendere a calci le sedie, di prendere a pugni il muro, di graffiare la faccia al mio ex consorte. Sono arrabbiata e autodistruttiva.
Voglio ancora un bicchierino di wodka, tanto peggio di come mi sento non posso stare, posso aggiungere anche un mal di testa domani ai guai che mi porto dietro, sono in grado di sopportarlo!
Marcello è andato via da un paio d'ore, ore in cui, fortuna per lui, sono stata calma come un pacifico monaco buddista. Ipocrita, falso!
Ho fatto una scoperta
Mio marito ha una relazione o traducendolo in vulgaris direi che si scopa qualcuna.
 Non che la cosa mi tocchi nel profondo della mia proverbiale gelosia, però insomma, un po’ di decenza! 
Tutto quell'atteggiarsi a vittima crocifissa, quel colpevolizzarmi continuo...un vero attore
Come lo so? Lo so e basta!
Ok, confesso… ho origliato in bilico su un piede e senza respirare la conversazione telefonica con l’amico Stefano che voleva avere sue notizie.
Era passato da casa per prendere delle camicie pulite da portare nel monolocale…a questo punto garconniere per non ancora separati senza pudore, quando ha chiamato Stefano.
Al telefono, riparato da una sottile porta chiusa…a me che mi chiamano "scherlok" che vuoi che impedimento sia una porta chiusa…chiacchierava  amabilmente della fine del nostro rapporto con l’amico di bagordi giovanili.
Io, sagomata sulla porta con il naso schiacciato sullo stipite, modello geco, sento: “Va bene compare(tipico epiteto affibbiato ad amici e colleghi che indica grado sufficientemente alto di intimità e fratellanza) così almeno posso vedermi e sentirmi con chi voglio “ con risata scopereccia di intesa tra ominidi di sesso maschile in conclusione. Pausa, dove Stefano probabilmente si congratulava con l’altro genitore dei miei figli per le sue performance sessuali con battute da osteria di terz’ordine e poi un ilare “Ah ah ah infatti, ma che te lo dico a fare, ah ah ah”.
Ma te lo dico io cosa devi fare! Vuoi un indizio? Un invito? Un suggerimento?

 Ma stai attento perché potrei avere delle forbici in mano, sai com’è  io spiumazzo i cuscini stasera! E bevo wodka liscia pure calda e domani è il primo giorno di scuola dei pupi e devo anche vedere Maurizio!!!

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