Un paio d’ore fa ha chiamato Lucilla per commentare il
pranzo organizzato per il compleanno di Giada.
Venti minuti di auto celebrazione, in cui con un monologo intervallato
dai miei grugniti d’assenso, si è fatta i complimenti per la sua mirabile arte culinaria.. Mi ha descritto la profumata parmigiana di melenzane, i dolci gamberi di nassa marinati, l’orata in
crosta di sale che profuma di mare. Li ha descritti così bene che quasi ne ho sentito il sapore.
Sono a letto con un vassoio colmo di delizie cinesi
d’asporto, a tu per tu con una maratona di Sex and the City.
Mi godo il tepore
del mio letto e il silenzio di bambini che dormono. Il tipo del ristorante
cinese a cui mi sono rivolta per placare una fame nostalgica, esplosa dopo i
racconti gastronomici di mia madre, conosce a memoria il mio indirizzo, il mio nome
e si stupisce se cambio ordinazione…questa la dice lunga sulla mia inesistente
vita sociale!!!
La mia vita senza un uomo.
Cerco di adattarmi, di coglierne il lato positivo.
Sto bene da sola, sono allegra, mi sono ripresa la mia
vita, penso addentando un delizioso
raviolo al vapore, guardando Carrie e Big esibirsi in un amplesso sfrenato.
Ah…sospiro…ho la sindrome da "pene privo", oltre a quella gesuitica...non sto per niente bene...
Ecco, quello del sesso è un capitolo delicato, molto
delicato, così delicato che non ne faccio più, chissà se si può ritornare
vergine con l’astinenza?
Una delle cose buone di avere un compagno è la possibilità
di fare del regolare sesso saltuario.
Si parlava di sesso oggi al parco. Seduta su una panchina,
guardando Alessandro arrampicarsi come una scimmietta su un albero, troppo in
alto per non svegliare l’apprensiva mamma che è in me, chiacchieravo con due
mie nuove amiche.
La separazione mi ha aperto un mondo di confidenze intime e
imbarazzanti.
Si vede che ispiro! Tante donne mi raccontano la loro vita segreta. Sono apparentemente sposate con figli e intimamente coinvolte da un amante
affascinante e super dotato, conosciuto o ritrovato su facebook che le sconvolge con il sesso!
La colpa è tutta di
facebook! Dicevano in coro, complici, le mie nuove amiche, in un uggioso
pomeriggio autunnale.
Le persone mi
raccontano torbidi segreti legati al noto social network, mentre l'unica cosa “piccante”
della mia serata sono gli spaghetti di soia, in una camera da letto che puzza di rosticceria. Che tristezza!
Sedute davanti ad un pc, queste donne, rincontrano vecchi
amori, hanno l’opportunità di approfondire nuovi rapporti, di conoscere persone
mai viste prima.
Una rovina per le famiglie e una benedizione per gli
avvocati divorzisti.
Ho scritto una lista(che
novità) sugli effetti di faceboock sulla vita delle persone:
1.
Impari l’inglese o comunque gli dai una bella
rinfrescata!
Ti serve per tradurre i testi delle canzoni,
per scrivere frasi criptiche che, pensi tu, capisca solo il diretto interessato.
2.
Ti fai una cultura musicale a tutto tondo.
Le canzoni ti servono per lanciare messaggi a qualcuno, a volte si leggono veri duetti d’amore a colpi di canzoni.
Ad
un osservatore attento non sfuggiranno i vari momenti della storia: l’estasi
dell’innamoramento, i dubbi, la fine tragica, le recriminazioni. Ti servono per
dire a qualcuno che lo pensi, ad un amico che ti manca.
Un
universo di emozioni in musica in bella
vista.
3.
Hai l’illusoria sensazione di non essere solo.
Tra
post, messaggi privati e chat, a meno che tu non sia proprio uno sfigato, senti
gli amici vicini anche se non lo sono.
4.
Stai sempre sul pezzo.
Le
notizie vengono lanciate a tempo di record: terremoti, disastri, sentenze,
sport, politica. Facebook in questo è democratico, c’è tutto e subito si sa.
Quando
c’è stato il terremoto a Bologna pochi mesi fa, invece di scappare come sarebbe
stato naturale per una persona con un normale spirito di sopravvivenza, anche
io ho postato l’esclamazione ” il terremoto!” sulla mia bacheca.
5.
Intrattieni costanti rapporti amichevoli con
persone che se incontri per strada non hai la voglia di salutare.
6. Crei malintesi.
Facebook è il più grande generatore di malintesi esistente al momento. Posti una frase, una frase qualunque, e qualcuno dei tuoi lettori in automatico si sente chiamato in causa.
7. La generazione facebook è una generazione di "guardoni".
Nascosti dietro uno schermo si spia la vita degli altri, le abitudini, gli amori, le delusioni.
La
mancanza di un uomo caldo e voglioso, le irrefrenabili avventure erotiche delle
ragazze in tv, la mia inesistente vita affettiva e le chiacchiere fatte ieri con Maurizio al bar, mi spingono ad una visita notturna sul social network…sai come si dice...non si sa
mai…
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