Non
si chiama in casa delle persone alle sette e trentadue del mattino a meno che
non ci sia un reale pericolo di vita incombente. Stavo sognando di essere stata
rapita da un pirata riccioluto e sexy quando la mia inopportuna genitrice ha
chiamato.
“Tua
sorella è stata lasciata brutalmente dal viscido estimatore della fellatio, è
triste e lacrima copiosamente, chiamala e consolala, io non sono capace e appena provo a dirle qualcosa mi manda a quel
paese e mi attribuisce la colpa della fine dei suoi rapporti amorosi, del suo
carattere orrendo e della sua instabilità emotiva.”
“Buongiorno
mamma” ho detto ancora con gli occhi chiusi sperando che gli squilli non
avessero svegliato i bambini.
“Ti
prego chiamala, consolala, tu riesci sempre a calmarla, è più aggressiva del
solito” blaterava Lucilla mentre io riprendevo contatto con il mondo e osservavo
la pioggia che batteva sulle finestre della camera da letto.
Davanti
al pc e ad uno degli ultimi caffè freddi della stagione, un paio di ore dopo, ho mandato via email a
mia sorella questa lista che dopo anni e anni di esperienza, rifilo alle amiche
quando interrompono dolorosamente una relazione sentimentale-sessuale a cui
tenevano.
So
che Giada la leggerà e dopo un attimo in cui mi maledirà ad alta voce, si
metterà a ridere e mi chiamerà.
·
Stitici sentimentali: i
peggiori. Uomo dai trentacinque ai cinquantacinque, single o separato con alle
spalle una relazione disastrosa con una donna molto cattiva ( stronza frigida,
celatamente lesbica o ninfomane) che ti centellina amore con il contagocce, avari
di sentimenti, come di regali, riducono la
malcapitata allo stadio larvale prima di passare alla successiva.
·
Mammoni: quelli per cui tu
fidanzata, non riuscirai mai ad eguagliare la super mamma castrante che li ha
generati
·
Peter Pan:
uomini divertenti, brillanti e sessualmente molto attivi che a quarant’anni ancora non si identificano in un uomo è di mezza età, portatori sani di ego
ipertrofico si vestono come ragazzini e hanno la maturità emotiva di un liceale
a Ibiza.
·
Sposati: razza crudele che
non lascia mai la moglie anche se ti dice per anni che sono in crisi, che non
scopano più e che se vanno ogni sera a dormire a casa è per i figli.
·
Arricchiti:
molti hanno l’assurda convinzione che una qualsiasi forma di dirittura morale
sia come un malato contagioso, da evitare.
·
Cafoni: chissà perché pensano che l’educazione sia un optional
scomodo da mostrare solo in rarissime occasioni pre-scopata.
·
Sudici: razza diffusissima
di primate che ha litigato con la doccia, che non usa deodorante perché a lui
il suo odore piace, che non cambia le mutande se prima non vede un alone
giallastro…e chissà perché le compra bianche!
·
Sanguisughe: Ti
rubano tutto, amore, idee, vestiti, gli amici. Collezionano feticci, ti
succhiano tutta l’energia senza regalartene un grammo. Logorroici e
egocentrici non ti ascoltano mai. Ti
usano fino allo sfinimento per poi attaccarsi alla morbida carne di
qualcun’altra, lasciandoti esangue.
·
Assertivi: ti
dicono sì, sempre. Uomini debolucci spesso malati, intellettualoidi completamente privi di spina dorsale a cui
dovrai fare da badante.
·
Smemorati: Si
dimenticano tutto. Pagano le bollette soltanto con la mora, non ricordano dove
posteggiano la macchina, rimangono senza benzina. La frase più usata dallo
smemorato è “amore, sai per caso dove…” .Spesso dimenticano di avere una
fidanzata e hanno bisogno di un insegnante di sostegno non d’amore.
·
Amico del cuore:
infido individuo che per anni ti illude che l’amicizia tra uomo e donna può
esistere, che critica tutti i tuoi fidanzati trovandogli mille difetti, sempre
presente, attento affettuoso, disponibile. E’ la spalle su cui piangi disperata
per l’ennesima delusione d’amore, prestando il fianco alla serpe, che agisce e ci
prova quando sei vulnerabile e sola, per poi sparire per sempre.
·
Furio: Maniaco dell’ordine
e della pulizia, ossessionato dai germi e da tutto ciò che è fuori dalla
preordinata routine a cui ti abitua, fa
sesso col goniometro e ha la fantasia di un cadavere. Compulsivo, anaffettivo e di una noia mortale, da
evitare a meno che tu non abbia il piano di scappare con uno zozzo camionista,
lasciandolo attonito in una stazione di servizio qualunque.
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