Cara America,
Ho tante cose da dirti, oggi.
La prima cosa che mi vien da dire…
E quel gran furbacchione di Putin…
Continua a bere wuodka e a festeggiare, non ha più il tempo
di andare a correre a petto nudo a cavallo … e vede più vicino il momento del
raccolto. Sta lì come un gatto sul termosifone a lisciarsi i baffi.
Trump presidente degli Stati Uniti d’America.
… Oh Gesù aiutaci tu.
Gli americani hanno espresso il loro voto.
Sia perché spinti da un’elezione programmata da nativi digitali,
sia che siano andati a votare con cavallo e lazo roteante, sono andati a
votare.
Uniti, gli americani, a loro modo, con quel modo alla John Wayne,
stavolta lo sono stati davvero.
Innanzitutto, sono andati a votare, erano motivati chi per
un verso chi per un altro ad andare e dire la loro.
Elezione seguitissima, come è seguitissimo Beautiful.
Intrighi, corna, email segrete, pettegolezzi di ogni genere,
colpi bassi e furfanterie per ogni opinione.
Campagne elettorali
pessime.
Ha vinto quello dal curioso colorito arancione…che mi
ricorda qualcuno ma non ricordi chi… c’è l’ho sulla punta della lingua…
L’unico motivo che mi solleva l’umore riguardo a questa
nuova presidenza è che forse la terza guerra mondiale l’abbiamo ritardata di un
bel po’, mentre con la Clinton non lo so, come sarebbe finita.
Il piano è facile adesso.
Putin si prenderà più Europa col bene placido del nuovo
presidente.
Noi in mezzo a ‘sti due, uno stratega sopraffino e un
cialtrone che nei sogni non solo ci ha creduto ma li ha pure realizzati.
Di una cosa sono sicura, che tutti e due sanno giocare bene
a Risiko.
L’Europa è debole, l’Italia ha Renzi che è riuscito a fare
di un referendum serio, un guazzabuglio di partito.
...Oh Gesù aiutaci tu...
Io l’avevo predetto Cara Inghilterra…
https://divagazioniliberedipaola.blogspot.it/2016/06/cara-inghilterra_28.html
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