mercoledì 9 novembre 2016

Cara America...


Cara America,
Ho tante cose da dirti, oggi.
La prima cosa che mi vien da dire…
E quel gran furbacchione di Putin…
Continua a bere wuodka e a festeggiare, non ha più il tempo di andare a correre a petto nudo a cavallo … e vede più vicino il momento del raccolto. Sta lì come un gatto sul termosifone a lisciarsi i baffi.
Trump presidente degli Stati Uniti d’America.
… Oh Gesù aiutaci tu.
Gli americani hanno espresso il loro voto.
Sia perché spinti da un’elezione programmata da nativi digitali, sia che siano andati a votare con cavallo e lazo roteante, sono andati a votare.
Uniti, gli americani, a loro modo, con quel modo alla John Wayne, stavolta lo sono stati davvero.
Innanzitutto, sono andati a votare, erano motivati chi per un verso chi per un altro ad andare e dire la loro.
Elezione seguitissima, come è seguitissimo Beautiful.
Intrighi, corna, email segrete, pettegolezzi di ogni genere, colpi bassi e furfanterie per ogni opinione.
Campagne elettorali  pessime.
Ha vinto quello dal curioso colorito arancione…che mi ricorda qualcuno ma non ricordi chi… c’è l’ho sulla punta della lingua…
L’unico motivo che mi solleva l’umore riguardo a questa nuova presidenza è che forse la terza guerra mondiale l’abbiamo ritardata di un bel po’, mentre con la Clinton non lo so, come sarebbe finita.
Il piano è facile adesso.
Putin si prenderà più Europa col bene placido del nuovo presidente.
Noi in mezzo a ‘sti due, uno stratega sopraffino e un cialtrone che nei sogni non solo ci ha creduto ma li ha pure realizzati.
Di una cosa sono sicura, che tutti e due sanno giocare bene a Risiko.
L’Europa è debole, l’Italia ha Renzi che è riuscito a fare di un referendum serio, un guazzabuglio di partito.
...Oh Gesù aiutaci tu...

Io l’avevo predetto Cara Inghilterra…

https://divagazioniliberedipaola.blogspot.it/2016/06/cara-inghilterra_28.html

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