giovedì 3 dicembre 2015

I fratelli Grimm erano delle brutte persone.


I fratelli Grimm erano delle brutte persone, cattivi dentro.

Parliamo della favola di Biancaneve, bellina lei con le gote rosse che nasce principessa.

La madre, come in tutte le favole di questi due psicolabili, muore subito, non pervenuta, stecchita, kaput  alla partenza.

Il padre, che non era un genio, per consolarsi e per dare una madre alla figliola, si mette insieme alla più stronza delle matrigne che vuole morta la principessina bellina, bellina. Matta come un cavallo e affetta  da una rara forma di schizofrenia  che la fa parlare con uno specchio  simpaticissimo che la prende costantemente per il culo, quella lì, sola nel castello, mi va giù di testa, completamente.

 Più la ragazzina cresceva e diventava bella, più la regina rosicava.

Tra un corvaccio nero e il sarcastico specchio, la regina ordina a un cacciatore, che non me lo toglie nessuno dalla testa che il cacciatore e la regina si dessero un gran bel da fare sotto le reali lenzuola, di ammazzare la giovane principessa.

Il cacciatore soggiogato dalle arti amatorie della regina acconsente, perché si sa che tira più una porno regina che un carro di buoi. La matta non si fida degli uomini, perché pazza ma non cretina, vuole la prova, chiede il cuore di questa picciridda.

Che bella immagine, concilia il sonno no? Un cuore grondante di bambina.

Andiamo avanti, il cacciatore porta la bella principessa nel bosco maledetto, ma non ce la fa ad ammazzare la ragazzina che promette di scappare nel bosco, infestato da belve terrificanti e di non fare mai più ritorno al castello. Il cacciatore che fa?
Ammazza la mamma di Bambi,recupera il cuore e lo porta dalla grata…regina.

La povera bambina odiata, scappa, scappa,scappa quando incontra un piccolo casolare.
Entra, mangia, da una sistematina perché è principessa e il disordine le da fastidio e si addormenta  su un letto qualsiasi, in una casa di sconosciuti,perché la giornatina, insomma, non era stata delle migliori.

Viene svegliata da, nientepopodimeno che, sette nani loschi e da i nomi assurdi, che trafficano con brillanti e pietre preziose. Ma chi li ha visti mai sette nani insieme???

Racconta tutto,logorroica come solo le donne sanno essere, le sue disgrazie e tragedie, ai nani stupefatti e commossi dalla storia della bella principessa.

Così commossi, che viene messa a servizio come collaboratrice domestica, in cambio di vitto e alloggio.

Ma io dico! Con tutti quei brillanti, rubini, zaffiri e smeraldi, perle e topazi, non potevano almeno pagarla quei taccagni?

Nella sua beata ottusità,la principessa è pure contenta di fare la colf e tutti cantano e ballano felici insieme.

Lo specchio dispettoso rivela alla squilibrata del castello che la principessa è ancora viva e meglio di un Tom Tom, gli rivela la posizione della casetta in cui Biancaneve fa la sguattera.

La regina a‘sto punto non si regola più,completamente. Manda il drone corvaccio brutto e cattivo in perlustrazione e confeziona una mela radioattiva, bella eh? Ma letale.

E si trasforma.

E come, si trasforma la matta? In una vecchiaccia,gobba,col bubbone sul naso e una voce da cimitero.

Chissà come doveva essere l’ortolana dei fratelli Grimm. Mah?

Bussa alla casetta, ormai linda e pulita, spacciandosi per una dolce vecchina che vende delle belle mele.

Chissà che è successo veramente al pietoso cacciatore, il dubbio rimane. Perché una donna che si sente presa in giro può essere pericolosa.

La beota principessa, apre alla strega e la fa pure entrare, invece di darle una badilata e seppellirla in giardino.

Morde la mela avvelenata e schioppa.  

La regina muore in un burrone,inseguita da i nani arrabbiatissimi per aver perso la badante affettuosa.

Volevano bene a Biancaneve, così bene che invece di darle sepoltura, le costruiscono una bara in cristallo tempestata di pietre preziose e si radunano intorno a guardarla decomporsi.

Arriva lui la star, il principe sul cavallo bianco. Molto virile se non fosse...  per dei leggins azzurri... che mi fanno pensare.

Mmmh... Un pantacollant turchino, capite? Turchino!

Imbranato come pochi, cade da cavallo, rompe la bara di cristallo, il cadavere in putrefazione ruzzola, sputa la mela e resuscita.
Un miracolo.

Gioia e giubilo di tutti per la nuova coppia, una deficiente e un gay che vissero felici e contenti al castello.

Cattivi dentro, veramente cattivi. Voi che l’avete scritte e noi che raccontiamo fantahorror  ai bambini prima di addormentarsi.

 

 

 

 

 

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