venerdì 20 novembre 2015

La guerra no.


E ora però non va bene. La guerra, no.

Non ce la faccio.

Dal punto di vista di una madre, non mi sarei mai sognata di dover spiegare nel 2015 cosa è la guerra ai miei figli, consapevole del pericolo reale e vicino. Non volevo che i miei figli sentissero a scuola quello che stanno sentendo.

Perché i corsi e ricorsi storici, purtroppo ci insegnano qualcosa. Questa storia è una valanga.

A me piace da sempre la storia. Non sono di destra e neanche di sinistra. Sinceramente parlando, ma proprio sinceramente parlando, sarei di sinistra d’intelletto e di destra praticamente.

Capisco perfettamente che “Il popolo affamato fa la rivoluzione!”, come diceva Rita Pavone e molto prima Robespierre e tanti altri, vale per tutte le ideologie politiche. L’uomo che ha fame diventa una bestia feroce. Esattamente come l’uomo che ha paura.

Credo in tante cose ma non nella guerra.

Perché bisogna credere in qualcosa, semplicemente perché ne abbiamo bisogno. Abbiamo creduto al dio del tuono, a quello del mare, abbiamo pianto quando a terra cadevano le lacrime di dio, abbiamo adorato idoli di guerra, re, imperatori, papi. Abbiamo creduto in un’ideologia, in una amico, in un amore.

Dobbiamo credere, anche solo per credere che questa nostra vita possa avere un senso. Perché diciamolo, ancora non l’abbiamo mica capito se un senso c’è l’ha… e credere in qualcosa ci fa vivere meglio.

Ma mica così!

Però la guerra no, dai!

Non me la sento.

Non mi sento di entrare in guerra perché America e la Russia da anni, troppi, giocano a Risiko per soldi e potere, non voglio vedere la paura, non mi sento di dover avere delle limitazioni, non mi piace la guerra in diretta, NON MI PIACE. NON MI PIACE!
Non la fate diventare una nostra guerra. Sapete cosa vi dico jihadisti, ve lo dico a denti stretti, sono arrabbiata, perché io, questo post, nella mia vita, non l’avrei voluto scrivere. Mai.

Voi non vi piacciamo? Non mi piacete neanche voi.
Posso, se mi sforzo capire qualche vostra ragione, ma non mi voglio sforzare, perché se fossi stato il genitore di uno di quei ragazzi vi avrei dato fuoco.
Mi date il voltastomaco, il vostro regime fascista-medievale mi fa orrore, il vostro modo di trattare le donne vi fa meritare donne decerebrate che si fanno saltare in aria al posto vostro, fanatici, ignoranti e senza dio e non mi state a parlare di dio eh? Manipolate le vostre ideologie. Bestie, siete bestie. Avete i metodi del nazionalsocialismo, di Stalin, dei cristiani delle crociate, mi fate orrore.

Voi, solo voi e non tutti i mussulmani.

Non si uccidono innocenti in nome di un dio che non è il nostro ma che noi non odiamo.
Non si mandano ragazzini in guerra. Non è populismo è che non mi piace.

Il padre della ragazza uccisa al Bataclan in un’intervista ha detto “certo, tanto, si pensa che succeda sempre ad altri”. L’aveva sicuramente pensato anche lui prima di quella terribile sera. Mi ha fatto una tenerezza che l’avrei voluto abbracciare. Per un micro attimo mi sono messa nei suoi panni.

E’ il caos, caos totale e i media ce lo fanno capire proprio bene e nel caos, cresce il rischio psicosi.

Ieri ci sono stati più falsi allarmi di quanti ne ho avuti io con un test di gravidanza in mano in tutta la mia vita!
Armi chimiche, 170 ostaggi in un albergo costretti a recitare versi del corano, metro chiuse, giubileo tetro.  MA STIAMO SCHERZANDO????

Stiamo calmi, vi prego calmi che se no ci agitiamo tutti…

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