giovedì 15 settembre 2016


 Galateo delle chat di classe


 Approfitto del  perpetuo cambio di stagione ed inizio di un nuovo coinvolgente anno scolastico dei nostri figli,  per soffermarmi su un argomento di piena attualità. Piaga sociale dei tempi moderni, croce di pochi e delizia della moltitudine. 
Non esprimo giudizi sulla condizione psicologica dei partecipanti, ma quanto meno due, come dire,  regolette di base. Un galateo di buon senso, da madre di famiglia, insomma non dei paletti ma un cammino, una strada verso la pace di tutti. 


Punto 1 -  I messaggi del gruppo di mamme non dovrebbero superare i venti, vorrei dire cinque, ma non ce la si fa, quindi venti in totale al giorno ad alunno. La natura si esprime al meglio in economia e concretezza.

Prendiamo esempio. Chiari concisi, diretti si arriva al punto.

Punto 2 -  Quella forma di finto galateo di quella che io chiamo "la sindrome del ringraziamento perpetuo" gradirei che finisse ...sarebbe carino.

Tutti quei “grazie bella festa” oppure “quei panini poi, e la torta, poi, era morbidisssima” e  “per fortuna c'era il sole”,  “I bambini si son divertiti da matti”, “ti do la ricetta se vuoi?” e quel via discorrendo di frasi scritte davvero poco necessarie considerato il fatto che ci si vede e ci si incontra due volte al giorno di media, via.  No? Che dite?

Punto 3 -  Le foto. Parliamo delle foto, che intasano la memoria del cellulare.
Minimo due a testa al giorno. Tassativo. Anche scaglionate, se vi pare. 
Esempio: se si tratta di una festa dove si sono scattate 100 foto o fai un allegato e mandi una bella e pratica email, se no due al giorno per 50 giorni. Tipo. Dilazionate, a rate.

Punto 4 - Inviti a feste di compleanno, picnic, piscina, biblioteche, aste di beneficenza, regali alle maestre, partenze, arrivi, disguidi, gite e colazioni al sacco... e via discorrendo.

 Si spedisce l’invito poi si risponde "si volentieri grazie" o "no, scusa non posso ."
Senza spiegare per carità, nei minimi dettagli il perché dell’impossibilità, perché, tutti presi da ansia da prestazione, ci spiegheranno il perché della loro impossibilità ed oltre ad essere poco interessante come informazione, genera catene di S. Antonio di giustificazioni inutili via chat.

Punto 5 -  Il numero delle faccine mandato dovrebbe essere inversamente proporzionale all'età dei partecipanti alla chat. Venti faccine - scuola elementare, dieci faccine  -medie e liceo, adulti massimo tre al giorno a persona.

Punto 6 - Riservato alle mamme competitive, NON SI LITIGA IN CHAT.
Non si mandano frecciatine, sottintesi velenosi, ripicche e vendette. Vedetevi all'uscita e risolvetevela tra di voi.

Punto 7- Non ci si deve offendere se dopo il ventesimo messaggio non si apre più wapp fino all'indomani e non valgono le interrogazioni a saltare dal vivo sui contenuti mediatici del giorno prima.

 Buon inizio anno a tutti i genitori,
 un bacio a tutti.

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