martedì 9 aprile 2013

Mors tua vita mea


Essere maleducati è una chicca che ci si concede troppo spesso.
Essere gentili ed educati sorprende e diventa un’eccezione in un mondo di barbari rivoltosi e molesti.
Dopo anni di attenta osservazione, ho costruito l'identikit del maleducato.



Al ristorante

 A volte ci si chiede perché non stia a casa a mangiare cibo in scatola!

E’ aperto alle nuove tecnologie e le colleziona con un accanito ardore.

 Passa metà della cena a smanettare sopra la tovaglia con l'ultimo modello di cellulare, mandando quintali di sms, soggiornando su facebook o twitter come un moderno argonauta alla scoperta di un mondo nuovo e con lo stesso ingenuo stupore posta le pietanze che fredde giacciono nel piatto, piegate dalla ricerca di un'inquadratura perfetta. Tedia a morte i suoi commensali. Fotografa i suoi compagni di desco con la forchetta a mezz’aria e la bocca spalancata e ne pubblica le foto sui social network al loro insaputa. Non è attento agli affetti familiari. Se chiama la mamma, la fidanzata, la moglie, chiude il telefono in faccia alla malcapitata.

In fila

Che sia al supermercato, alle poste, al cinema, alla biglietteria della stazione, il maleducato ha un' idiosincrasia cronica per la sua personalissima perdita di tempo. Lo vedi agitarsi, sudare e provare a fare la mossa della biscia, svicola e supera con fare indifferente. Con un arroganza tipica del soggetto, se scoperto e redarguito, ti insulta, sbuffa, ti addita come rompiscatole, cerca la rissa. In fila il maleducato diventa un soggetto pericoloso.

Il posteggio

Il maleducato ha la sua patologica e irremovibile convinzione che la strada pubblica sia una sua personale e inviolabile proprietà. Gira tronfio con lo stereo a palla, perennemente aggrappato al suo cellulare, posteggiando la sua autovettura sulle strisce, in seconda o terza fila, davanti la fermata dell’autobus, in base alle sue personali necessità. La sua meta è sempre davanti il suo fantasioso parcheggio.  Il maleducato è fondamentalmente pigro e sempre allergico alla sua perdita di tempo. Svuotare il contenuto del posacenere e lasciare immondizia un po’ dove capita denota un’attitudine spiccata all’ordine e alla pulizia del suo mezzo di locomozione. Se dopo aver fatto colazione, giocato un gratta e vinci (è un fatalista) e fumato la sigaretta, si accorge che quello strombazzo che si udiva da mezz’ora non era una banda di passaggio, ma un povero umano bloccato dal suo improrogabile desiderio di caffè, che fa? Insulta, subito, così per farti capire che è lui il padrone, insulta e borbotta frasi del tipo “Hai fretta?”. Il maleducato ha un concetto del tempo e un udito schizofrenico. Attenzione! Il maleducato è terrorizzato dai pedoni sulle strisce, prima suona impaurito e dopo, al culmine di una crisi di panico li punta e cerca di eliminarli.

Ovunque

Affetto dalla sindrome “da primo della classe” e caratterizzato da una personalità istrionico-narcisista, il maleducato urla, sempre, ovunque.  Si agita. Probabilmente iperteso, crede che le sue personali riflessioni siano d’interesse pubblico e ne fa sfoggio continuamente. Anche se laureato, è dotato di una padronanza del linguaggio tipica della prima età scolare, ama le esclamazioni che siano di giubilo o di stizza e ne regala a piene mani. E’ un chiacchierone e odia stare da solo. Ammorba poveri sconosciuti che leggono sui mezzi pubblici, fa dissertazioni politico-populiste al bar, negli uffici pubblici, dal medico in sala d’attesa. Il suo smodato istinto di sopravvivenza lo fa applaudire con ferocia dopo l’atterraggio e la sua dirompente energia fa sì che canti coretti da osteria ai matrimoni. In tv, il maleducato da libero sfogo alla sua natura perché ha sentito dire che fa salire l’audience. E’ un estroverso, troppo.

Animali domestici

Il maleducato è pieno d’amore per le “specie inferiori”.

Che siano cani, gatti, pitoni o furetti, è convinto che distribuire in ogni dove le deiezioni del proprio animale da compagnia sia cosa buona e giusta, che lasciare libero di scorrazzare l’amico fedele in prossimità di un parco giochi per bambini sia legittimo, che terrorizzare vecchiette per strada con alani, senza guinzaglio, che mostrano i canini sia normale.  


In un mondo dove la mancanza di regole e di rispetto per il prossimo regna sovrana ci dovremmo arrendere tutti al motto “mors tua vita mea”?

Preferisco essere gentile.

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